giovedì 26 luglio 2007

Apple: i profitti volano grazie al Mac!

immagine in lineaApple ha presentato ieri i risultati trimestrali, molto attesi dopo le dichiarazioni di At&t sull'iPhone. Il periodo è stato strepitoso, volano le vendite di Mac e iPod. Giallo sulle vendite di iPhone, Cupertino dichiara di essere a quota 270 mila.

Mac e iPod hanno salvato la situazione. Alla conferenza stampa con cui ieri Apple ha annunciato i suoi risultati trimestrali pesavano le dichiarazioni di At&t - 146 mila iPhone venduti - e il conseguente calo in Borsa del titolo della mela morsicata. Ma Jobs ha potuto sfoderare numeri tali da calmare all'istante gli animi agitati degli investitori. I guadagni del secondo trimestre sono saliti del 73 per cento rispetto allo stesso periodo 2006; i profitti del 24 per cento. Le vendite del Mac hanno raggiunto livelli record: in tre mesi sono stati consegnati 1,76 milioni di computer, con una crescita del 33 per cento rispetto all'anno prima. Benissimo anche l'iPod, di cui sono stati venduti 9,82 milioni di pezzi, il 21 per cento in più in confronto al 2006.

I fratelli maggiori della casa di Cupertino, hanno quindi mitigato le polemiche sul successo dell'ultimo nato. Anche per l'iPhone però Jobs ha dichiarato vendite molto buone: 270 mila pezzi venduti nelle prime 30 ore, cioè dall'uscita il 29 giugno alla fine del trimestre. Considerando che le stime più accurate erano quelle che prevedevano 200 mila telefoni venduti, si tratta di un risultato notevole. I manager Apple poi hanno un'arma decisamente convincente per mettere a tacere chi parla di flop: «È stata una partenza alla grande - ha dichiarato Timothy Cook, chief operating officer dell'azienda - il nostro obiettivo non sono le vendite iniziali, ma creare un terzo importante business per Apple. L'iPod ha impiegato due anni per raggiungere quota 1 milione». Jobs invece ha dichiarato che prevede di poter annunciare la vendita di un milione di iPhone con i risultati del trimestre ora in corso.

Tutto bene, quindi, se non fosse per la notevole discrepanza di numeri tra le dichiarazioni di At&t e di Apple sulle vendite di iPhone. L'operatore dichiara di averne attivati 146 mila. Apple di averne venduti 270 mila; rimangono quindi da spiegare ben 124 mila super cellulari acquistati e non ancora attivati. CNet ha provato a incalzare le due aziende sulla questione, ricavandone molti dubbi, e una sola certezza: il clima tra le due società non è dei migliori. Lo hanno dimostrato rivelandosi del tutto incapaci di gestire la vicenda in modo solidale.

Mark Siegel, portavoce di At&t, ha dato tre differenti spiegazioni, cambiandole man mano che venivano smentite da Apple: inizialmente ha accusato Apple di conteggiare anche gli accessori, ma Steve Dowling, ha smentito categoricamente: si tratta di 270 mila iPhone tutti interi. La seconda versione di Siegel è stata sulle vendite online: chi ha comprato dal sito di Apple deve aspettare due o tre settimane per ricevere il telefono, e quindi ovviamente non ha potuto attivarlo. Sembrava la spiegazione più sensata, ma anche questa volta Apple nega: i pezzi conteggiati sono solo quelli venduti attraverso i negozi. La terza versione dell'operatore è stata all'insegna della rassegnazione: evidentemente molti utenti hanno acquistato il telefono subito e lo hanno attivato poi il lunedì successivo, dopo la scadenza del trimestre conteggiato.

Il dubbio rimane, poiché a lanciarsi nella folla delle prime ore di vendita erano i consumatori più motivati. Strano che più di 100 mila tra loro abbiano aspettato poi un giorno senza attivarlo. Potrebbe anche essere, afferma il carrier, che una serie di dati, relativi alle attivazioni di domenica 30 giugno, non abbia fatto in tempo ad arrivare alla contabilità dell'azienda. E' anche possibile una motivazione più semplice, che a nessuno conviene rendere pubblica in conferenza stampa: Apple - come prassi per molte grandi aziende - conteggia come venduti i dispositivi che spedisce ai negozianti, e non effettivamente quelli venduti al cliente finale. Si vedrà nei prossimi giorni se i numeri saranno causa di attriti tra le due società. Sicuro è che Apple ieri ha recuperato abbondantemente il calo in Borsa che avevano provocato i numeri di At&t, visto che ha segnato un rialzo del 9,4 per cento.

Fonte:
visionpost.it

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